“. . . a ventuno anni ero lo scenografo più giovane d’Italia. Nonostante che di anni ormai ne sono passati parecchi, confesso di conservare, nell’affrontare un nuovo film, lo stesso entusiasmo dell’esordio. Come scenografo – sarebbe meglio dire oggi fabbricatore d’immagini – mi sono sempre tenuto distante dal decantato clamore scenografico, dall’esibizione carica di orpelli, dal creare semplicemente un contenitore estetizzante. Considero la scenografia un elemento drammaturgico, capace di raccontare la stessa storia assieme agli attori e, soprattutto, oltre al visibile, di fare intuire allo spettatore anche ciò che non si vede.” Per visionare la biografia completa clicca qui.